Sul numero di fine dicembre di Vita del 2009 è uscita una bellissima recensione di Corsaro, scritta dal mio direttore. Un bel regalo davvero. Ve la copioincollo e allego la pagina.
Direte voi: troppo facile avere una recensione dal giornale per cui si lavora. Vero, facile. Ma non scontato. Soprattutto, non scontato averne una che in poche righe sa andare al cuore del libro.
di Giuseppe Frangi
Le verità nascoste
in una Genova introversa
Due storie che corrono parallele, a distanza di 60 anni, senza apparentemente punti di contatto. Una città fascinosa e un po’ introversa, Genova, a far da scenario unico a questa strana catena di delitti. E poi, immancabile, il magistrato solitario che indaga, avendo “fiutato” una verità strana e in apparenza impossibile. È un noir intrigante questa opera prima di Silvano Rubino, giornalista (è in forza alla redazione di Vita). Un noir che non si prende solo la briga di tenere avvinto il lettore, ma lo vuole portare dentro un capitolo oscuro della nostra storia collettiva: la fuga, via Genova, di criminali nazisti e ustascia in Argentina. Fantasia e realtà storica s’intrecciano, senza mai entrare in conflitto, ma alimentando sapientemente la suspence della trama. Le strade dei due protagonisti lontani, il vecchio partigiano Gian Luigi Burani e il giudice che s’è messo sulle sue tracce, Gabriele Palma, alla fine s’incontrano, ma più che la verità storica, a quel punto conta l’affermazione di una verità morale. Che è una verità che sembra non stare dentro le regole della giustizia. È questo il filo conduttore profondo del libro, accennato sin dalle prime pagine, quando il giudice Palma, incappato in un’inchiesta per un delitto apparentemente a sfondo omosessuale si concede una riflessione interiore: «Pensò, derogando, come spesso gli capitava, al ferreo principio della responsabilità penale individuale, che si era un po’ tutti colpevoli nel caso di Enrico Ferrando, portuale in pensione, morto ammazzato». È in questa sottile inquietudine il fascino del libro. Un’inquietudine che si specchia tra le strade e le case di una Genova conosciuta e amata dall’autore e dai suoi protagonisti.